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REVIT E VECTORWORKS
A CONFRONTO:
DUE MONDI SIMILI MA NON UGUALI

Nicole Matiz

INTRODUZIONE AL MONDO BIM

“ L’innovazione, per il settore delle costruzioni, non riguarda solo l’impiego delle nuove tecnologie, ma rappresenta una vera e propria rivoluzione culturale. Innovare, infatti, significa non solo modernizzare il prodotto, ma soprattutto cambiare il processo edilizio.
A questo ne risponde l’introduzione del BIM (Buiding Information Modeling). Nell’acronimo del BIM, infatti, la parola più rivoluzionaria non è il Building, ma l’Information. Ed è da questa parola che bisogna partire, ossia da una perfetta condivisione di tutte le informazioni lungo le fasi dell’intero processo edilizio: dal progetto, alla costruzione e alla manutenzione. Un dialogo fino a pochi anni fa impossibile, per come era strutturato il processo edilizio, ma che può garantire maggiore produttività, qualità e sicurezza. “

Cos’è il BIM

Con queste parole di Roberta Vitale iniziamo il viaggio all’interno del mondo BIM, dove BIM non significa solo realizzare un modello 3D, ma è un processo completo che parte dal disegnare e progettare un edificio in tutte le sue parti fino ad arrivare alla gestione di tutto il suo ciclo di vita.
Durante le primissime lezioni del corso ho potuto iniziare ad affacciarmi a questo nuovo “cambio di prospettiva e metodologia operativa”, come lo chiama Luigi Cesca. Ed ha ragione, non stiamo parlando solamente di una rivoluzione in campo digitale, ma di un vero e proprio cambiamento che interessa il processo e la visione della progettazione e della costruzione.
Ho da poco completato il percorso di studi del corso di laurea triennale di Scienze dell’Architettura e questi argomenti sono stati trattati a livello informativo, e solo negli ultimi anni si è iniziato a parlare molto di più del mondo BIM e di tutto quello che ne concerne. Si può quindi dedurre che la formazione universitaria non sia in grado di formare figure professionali nell’ambito del BIM e secondo il mio parere, dovrebbe essere proprio il mondo universitario il punto di partenza in cui investire per il futuro dello sviluppo del BIM e delle nuove tecnologie.

La modellazione e il BIM con Vectorworks

Vectorworks ed il suo motore di modellazione Parasolid (prodotto da Siemens PLM Software), che è stato integrato nel programma a partire dalla versione 2009, forniscono le basi geometriche per le più sofisticate operazioni 2D e 3D. Il motore Parasolid assicura robustezza, consistenza e alte prestazioni sia nelle operazioni di modellazione sia in quelle di disegno. Tutto questo ha assicurato una facile transizione al BIM, soprattutto per chi si è aggiornato costantemente negli anni, senza rallentare così il flusso di lavoro. Questo software infatti possiede una curva di apprendimento graduale che permette di lavorare rapidamente, apprendendo nuove abilità durante l’uso; viene usato nella maggior parte dei casi da chi lavora con un sistema operativo macOS di Apple, ma esiste anche la versione per Windows e varia veramente solo in piccole cose.Vectorworks con i prodotti che offre consente di progettare nel campo dell’architettura, dell’edilizia residenziale, dell’illuminazione teatrale, dell’ingegneria meccanica e di altre attività industriali basate sul disegno tecnico. La gran parte dei software sono così evoluti ormai, che hanno una quantità enorme di funzioni, così possiamo vedere come anche Vectorworks al suo interno contiene molteplici funzionalità, come ad esempio:

  • l’importazione di nuvole di punti e la loro gestione integrata;
  • gestire presentazioni on-line con tavole interattive;
  • la modalità foglio elettronico per l’estrazione delle varie quantità;
  • calcolo dimostrativo di superfici complesse;
  • importazione di coordinate direttamente dalla stazione per creare terreni 3D;

CONCLUSIONI E RIFLESSIONI FINALI

La metodologia BIM risulta quindi essere molto vantaggiosa nella maggior parte dei casi, soprattutto per quanto riguarda i grandi appalti, progetti molto complessi, studi di progettazione ed imprese edili, ditte di costruzione di grandi dimensioni.
Al giorno d’oggi sono stati sviluppati tantissimi software specializzati anche per questo “nuovo” processo ed approccio di progettazione. Ogni casa produttrice si è adattata ai cambiamenti teologici e per ogni ambito lavorativo ha sviluppato determinati software in grado di agevolarci in ogni fase di un progetto, dal disegno e la modellazione tridimensionale, alla parte di computo e costi.
Lavorando parallelamente con i software Revit e Vectorworks, ho avuto modo di sperimentare e valutare le due tipologie di modellazione, comprendendo in maniera più semplice e diretta gli aspetti positivi e negativi dei due programmi. Confrontando i mesi di lezione impiegati ad imparare l’utilizzo basilare di Revit ed il tempo investito a sviluppare, da autodidatta, le capacità di modellazione secondo il sistema e le impostazioni di Vectorworks, ho valutato che il risultato migliore ottenuto nella mia personale esperienza è quello creato con Revit.
L’interfaccia grafica, la modellazione e la logica nella disposizione dei comandi e dei parametri di Revit si presentano più semplici ed intuitivi nel loro utilizzo. Al contrario, Vectorworks, nonostante la sua completezza nelle sue parti e funzionalità, il suo apprendimento risulta più complesso proprio perché presenta tantissime impostazioni, comandi, strumenti. Al tempo stesso questa apparente difficoltà iniziale si trasforma in un punto di forza del software, nel momento in cui l'operatore che lo utilizza ha una conoscenza approfondita di Vectorworks.
La modellazione tridimensionale tradizionale viene sempre più potenziata per rispondere alle necessità del mondo BIM e di conseguenza anche i nuovi software di BIM Authoring risultano molto più complessi, perché integrano una serie di dati, settaggi ed informazioni che precedentemente non erano richiesti.