Il lavoro compiuto nello stage rientra nell‟ambito delle attività svolte all‟interno del mio studio di progettazione che si occupa principalmente di progettazione architettonica e gestione del processo edilizio. L‟obiettivo che ho cercato di perseguire in questi mesi è stato quello di tradurre l‟applicazione delle nozioni tecniche apprese durante il Master ad un caso reale ovvero ad una mia Commessa in corso di realizzazione. In particolare ho cercato di focalizzare l‟attenzione sui temi del Project Management e Building Information Modeling, confrontando ed analizzando i risultati ottenuti nell‟ambito del progetto con quelli teorici discussi e sviluppati nelle lezioni del
Master. Le attività professionali svolte hanno di fatto abbracciato tutti i campi e le fasi proprie del processo edilizio: dallo studio di fattibilità dell‟intervento commissionato dal Cliente fino a giungere all‟avviamento/collaudo delle strutture; il tutto passando
attraverso la verifica del budget economico, le fasi di progettazione, il procurement e l'esecuzione delle opere, compreso il coordinamento di tutte le figure coinvolte. Nei paragrafi successivi vengono pertanto richiamati i principali concetti teorici affrontati nel Master che trovano riscontro con il caso pratico e da ritenersi significativi rispetto all‟esperienza maturata durante lo stage.
Per alcuni di questi ho ritenuto opportuno condurre un approfondimento volto ad evidenziarne le criticità nell‟evoluzione del progetto. Per meglio inquadrare queste ultime si proporranno degli esempi pratici con rimandi alle reali fasi operative.
Nel 2014 mi è stato affidato dalla società Elicompany Srl l‟incarico di avviare l‟iter progettuale per la realizzazione dell‟ampliamento dell‟attuale Sede aziendale, ubicata all‟interno del comparto aeroportuale di Budrione in Comune di Carpi (Mo). Il lotto oggetto d‟intervento si estende su una superficie di circa 10.000 mq in direzione SudOvest lungo la pista di decollo ed atterraggio degli aeromobili. Come si evince nella foto parte del lotto era già edificato con un hangar di 450 mq adibito ad attività di rimessaggio e manutenzione di elicotteri.
Il progetto si è reso necessario per soddisfare le esigenze di nuovi spazi da destinare alle attività aziendali in continua e costante crescita; si tratta nello specifico della realizzazione di un fabbricato che occupa una superficie di 1000 mq da utilizzare come aviorimessa, di un fabbricato ad uso uffici di circa 380 mq, di un annesso garage per il ricovero degli automezzi con magazzino e di opere infrastrutturali esterne a completamento di quelle esistenti (sottoservizi, piazzali, raccordi alla pista, ecc…). Il progetto di cui sopra è parte integrante di un iter autorizzativo piuttosto complesso durato circa 7 anni e che ha interessato l‟intero comparto aeroportuale coinvolgendo numerosi attori che a vario titolo sono stati protagonisti. Attualmente le opere sono quasi concluse e ci si avvia alla fase di collaudo e fine lavori
Le previsioni del Piano Particolareggiato per lo sviluppo dell‟aeroporto hanno reso questa zona un punto di riferimento nel contesto del futuro riassetto aeroportuale legato anche a funzioni di supporto al “Sistema di Protezione Civile Comunale” nell‟ambito delle attività di previsione e prevenzione dei rischi. Riporto di seguito l‟estratto della tavola generale che ben illustra l‟entità dell‟intervento di espansione.
Il livello di definizione richiesto nella fase di fattibilità dell‟intervento (o
preliminare) è prettamente concettuale; pertanto il suo scopo si concretizza nello
studio dei volumi, di possibili orientamenti, di ipotetici costi per metro quadro, etc..
Ne consegue che la modellazione degli oggetti sarà composta dai pochi elementi
generici necessari ad individuare i volumi dell‟involucro edilizio ed a permettere le
prime analisi semplificate per stimare i costi di costruzione.
Non è necessario prevedere elementi strutturali o impiantistici che non sono inseriti
neppure nell‟approccio “tradizionale”; si terrà conto in maniera approssimativa del
loro possibile costo partendo da costi standard riferiti alle superfici e/o ai volumi.
L‟utilizzo delle Masse concettuali in un approccio BIM avrebbe permesso di definire
e trasferire al Cliente l‟idea progettuale e di renderla immediatamente percepibile
attraverso rappresentazioni tridimensionali ma anche di verificare attraverso la
creazione degli Abachi le quantità in termini di superfici, volumi, ecc…. e
raffrontarle con gli standard urbanistici previsti dal Piano Particolareggiato di
riferimento. Inoltre la massa concettuale può tradursi facilmente in oggetto
architettonico trasferendo ai piani della stessa le famiglie che si desiderano (muri,
pavimenti, tetti, ecc..) e di suddividere il volume per piani. Risulta in questo modo
più facile ed agevole il passaggio dalla fase di studio preliminare/fattibilità al
progetto definitivo.
Riporto di seguito la costruzione delle masse concettuali e la costruzione dell‟abaco
relativamente all‟intervento analizzato.
Maura Paolon
L‟esperienza dello stage è stata un‟opportunità per applicare ad un caso reale quanto appreso durante lo svolgimento del Master. Sono emerse con maggior evidenza criticità già da tempo individuate nell‟attività lavorativa ed opportunità di approfondimento sull‟utilizzo di Software e metodi di lavoro che mi hanno tracciato la strada da percorre: l‟inizio di un cammino nel quale Credo e mi auguro possa essere condiviso da un numero sempre maggiore di operatori, poiché solamente in questo modo potrà avvenire il cambiamento digitale del settore.
Maura Paolon